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Fotografare le stelle, tecnica dello Startrail

Lo Startrail permette di scattare le foto alle stelle in modo tale da ottenere la "famosa" scia continua mediante l'unione (o no) di più scatti. Insomma la classica foto delle stelle che ruotano.
Questa tecnica altro non fa che illustrare la rotazione terrestre, per questo motivo su pose molto lunghe le stelle appaiono come strisce.
Per fare ciò occorre essere in un luogo privo di inquinamento luminoso, perché?
Per il semplice motivo che l'inquinamento luminoso altera la visuale del cielo e di conseguenza le stelle, la luce delle stesse viene offuscata dal riverbero della città (o di qualunque altra struttura che generi illuminazione artificiale).
Anche se ci trovassimo in una zona in campagna, notoriamente più scura della città, potremmo essere tratti in inganno perché quello che all'occhio umano risulta essere buio, in realtà non lo è per il sensore della macchina fotografica.
Il luogo ideale per questi tipi di scatti è l'alta quota.
Nella mia esperienza, però, non ho ancora avuto modo di andare per mille motivi, vivendo in campagna, ho adottato un approccio, sempre poco corretto tengo a precisarlo, ma che mi ha restituito risultati "accettabili" per il luogo in cui ero.

Cosa serve?

1 Macchina Reflex (ovviamente );
2 Cavalletto
3 Telecomando con intervallometro (nel caso non sia possibile impostare lo scatto intervallato nella macchina)
4 Obiettivo grandangolo luminoso
5 Batteria carica (sembra una banalità ma può succedere che nel bel mezzo degli scatti si scarica e dovete interrompere) o una di riserva che lo sia

Come dobbiamo impostare la macchina fotografica?

La macchina fotografica va impostata in modo tale che il sensore riesca a catturare più stelle possibile all'interno del frame.
Si predilige un ottica in generale verso il grandangolo e comunque luminosa (io ho utilizzato un 35mm 1.8, 50 1.8 e ultimamente il 10-20 4-5.6), in questo modo alzando gli ISO è possibile riprendere più punti luminosi.
Detto questo, ho lavorato impostando al macchina nel seguente modo:

- Diaframma: molto aperto (tra i 2.5 o 4 in base all'ottica che stiamo utilizzando);
- Tempi di scatto: vige una regola in base alla lunghezza focale impostata. io utilizzo 500/f, chi scrive di partire da 600. Dato che utilizzo spesso il Sigma 10-20 scattando a 20mm come tempo di scatto ottengo 500/20=25, questi saranno i secondi di posa da impostare.
- ISO: vanno mantenuti abbastanza altri, di norma tra gli 800 e 1600 per i motivi descritti prima.
- WB: qui farò un discorso a parte illustrando qualche scatto, ma anticipo che non utilizzo la modalità AUTO.
- MAF: Manuale perché dato che utilizzo la tecnica di unire più scatti e non spostando la macchina, devo prima impostare la zona di MAF. Utilizzando il SIGMA che non ha selettore di maf, metto a fuoco premendo a metà corsa il pulsante di scatto e mantenendolo così sposto il selettore su M del corpo macchina (in genere posizionato di fianco all'attacco dell'obiettivo).
- Qualità immagine: JPG FINE, questo perché il sw che utilizzo per la fusione degli scatti (StarTrail.exe gratuito) non supporta il formato RAW (ad oggi però utilizzo solo format RAw con Lr e PS).
- NR: off perché devo fare una sequenza di foto a breve distanza una dall'altra, la riduzione del rumore on fa uno scatto di pari tempo completamente nero, facendo così perderei 25" di posa e la scia risulterebbe tratteggiata e non continua

Come lavoro?

Una volta trovato il luogo che mi interessa, metto la macchina sul cavalletto.
Dal menu della macchina imposto la qualità dell'immagine su JPG FINE, tolgo il NR, collego l'intervallometro e imposto il tempo così:
In macchina, una volta impostato 20mm di focale e il diaframma il minimo consentito in base alla focale (nel mio caso 5.6), porto il tempo di scatto a 25". Mi sposto poi sul telecomando/intervallometro e seleziono la modalità intervallo, poi imposto un tempo di scatto di 26" in modo tale da avere 1 secondo di attesa tra uno scatto e l'altro per poter fare chiudere e aprire il diaframma (1" è un tempo sufficiente a non avere interruzioni sulla scia e poi facendo più scatti intervallati il sensore non si surriscalda eccessivamente ed evito il rischio di hot pixel).
Dopo avere impostato il tempo, inserisco il numero di scatti da fare. per le foto che ho realizzato mi sono tenuto su 142 scatti ovvero 1h di esposizione, ma nessuno vieta di fare più o meno. Più lungo è il tempo e più intensità avrà lo scatto, ma la quantità di stelle riprese dipende anche molto dalla lente usata. Chiaramente con un'ottica a 35 mm ci saranno più stelle che si riusciranno a catturare e allo stesso modo su un 50 mm ancora di più (vedremo foto fatte con le diverse focali).
Regolo ISO intorno a 800-1000, imposto il WB in manuale sfruttando la regolazione dei gradi Kelvin.
In genere li imposto per le tonalità fredde.

Come detto, anche se a noi il luogo sembra scuro, non lo è per il sensore, con sensibilità alta il rischio di alterare il cielo c'è. Tenete conto che sto parlando di scatti eseguiti in una zona non consona a questi tipi di scatti, ma che lavorando in questo modo ottengo un risultato per il cielo accettabile.
Per mettere a fuoco mi regolo così:
Trovo un soggetto luminoso su cui è possibile agganciare la maf, spingo fino a metà corsa il pulsante e sgancio tramite selettore sul copro macchina (ricordo che usando un Sigma devo fare così, con il 35 e il 50 no perché hanno selettore su barilotto).
Ora sono pronto per lanciare la serie di scatti premendo "start/stop" dal telecomando esterno (impostato precedentemente come intervallometro)

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